Saturday, November 6, 2010

Talete

Talete
Ci dev'essere una qualche sostanza, o una o più di una, da cui le altre cose vengono all'esistenza, mentre essa permane. Ma riguardo al numero e alla forma di tale principio non dicono tutti lo stesso: Talete, il fondatore di tale forma di filosofia, dice che è l'acqua(e perciò sosteneva che anche la Terra è sull'acqua): egli ha tratto forse tale supposizione vedendo che il nutrimento di tutte le cose è l'umido, che il caldo stesso deriva da questa e di questa vive (e ciò da cui le cose derivano è il loro principio) :di qui dunque egli ha tratto forse tale supposizione e dal fatto che i semi di tutte le cose hanno natura umida-e l'acqua è il principio naturale delle cose umide. Ci sono alcuni secondo i quali anche gli antichissimi, molto anteriori all'attuale generazione e che per primi teologizzarono, ebbero le stesse idee sulla natura:e infatti cantarono che Oceano e Titide siano gli autori della generazione(delle cose). (Aristotele, Metafisica, I,3,983b,20)

 

In questa testimonianza aristotelica ci viene presentato Talete, come il filosofo che, partendo dalla considerazione che dove c'è vita c'è acqua, estende la sua osservazione e ne fa principio metafisico allorchè asserisce che tutte le cose sono acqua: si tratta di una generalizzazione speculativa che va oltre l'immediatamente constatabile.
Tale acqua è materiale e concreta, non si tratta di un'acqua primigenia dotata di peculiare dignità, ma proprio di quella che ci bagna con cui ci laviamo e che beviamo; essa possiede tuttavia una funzione che eccede l'ambito dell'immediatezza per divenire totalizzante in quanto è origine non solo dell'acqua dei fiumi o dei mari e di tutte le cose che liquide non sono.


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