Thursday, October 21, 2010

Dictionary of Mythology/Dizionario di Mitologia/神话字典




Teti [lat. Thetis]
Figlia di Nereo e di Doride, corteggiata da Poseidone e da Zeus. Quando le due divinità seppero che il figlio che Teti avrebbe generato sarebbe divenuto più forte del padre, rinunciarono alla bella ninfa e permisero le sue nozze con un mortale. Peleo, re di Ftia, s’innamorò di lei appena la vide sul monte Pelio, ma Teti lo respinse e lo sfuggì, cambiando continuamente aspetto. Con l’aiuto di Chirone, suo nonno, il giovane innamorato riuscì però a catturarla mentre dormiva e la Nereide accettò di sposarlo. Le nozze celebrate sul monte Pelio furono fastose, vi parteciparono tutti gli dei, tranne Eris (la Discordia), che gli sposi avevano dimenticato d’invitare. Dalla vendetta della dea ebbe origine una serie di sciagure (Vedi Paride). Da Peleo e da Teti nacque Achille. La ninfa immerse il piccolo, appena nato, nelle acque dello Stige, rendendone invulnerabile il corpo a eccezione del tallone, per il quale teneva il bambino. Teti sapeva che il destino di suo figlio sarebbe stato quello di morire nella guerra di Troia e allora lo nascose, in vesti femminili, alla corte del re Licomede di Sciro, ma quando lo stratagemma venne scoperto gli fece forgiare da Efesto una stupenda e impenetrabile armatura in oro e bronzo. Quando Achille fu ucciso da Paride, Teti emerse dal mare con le altre Nereidi per piangerne la morte e ne raccolse le ceneri in un’urna d’oro.



Achille [gr. Achilléus, lat. Achilles]
Il più famoso eroe greco, figlio di Peleo, re di Ftia, e della Nereide Teti, ninfa amata anche da Zeus. Teti, per rendere il figlio invulneabile, lo tuffò nel fiume Stige, le cui acque infernali rendevano la pelle più dura dell’acciaio. Immergendolo la ninfa lo tenne per il tallone, cosicché questa fu l’unica parte del corpo dell’eroe che non ebbe il dono dell’invulnerabilità. Achille fu poi affidato dalla madre al centauro Chirone, che lo educò facendone un giovane forte, audace e generoso. Il Fato gli lasciò la scelta tra una vita lunga e ingloriosa e una breve e ricca di gloria. Achille scelse quest’ultima e allora Teti, quando scoppiò la guerra di Troia, temendo per la vita del figlio, lo nascose travestito da donna tra le ancelle alla corte del re Licomede di Sciro. Una delle figlie del re, Deidamia, s’invaghì dell’eroe, e dal loro amore nacque Neottolemo (o Pirro). L’astuto Ulisse, desiderando che Achille prendesse parte all’assedio di Troia, si recò alla corte di Licomede e, per scoprire il travestimento sotto cui si celava il figlio di Peleo, si finse un merciaio e nascose una spada nella cesta in cui aveva messo tutte le cianfrusaglie che attiravano le fanciulle. Mentre le principesse e le altre ancelle si precipitavano ad acquistare nastri e merletti, Achille, tradendosi, scelse senza esitazione la spada. Nel decimo anno dell’assedio di Troia, offeso da Agamennone che gli aveva tolto la schiava Briseide, si ritirò dalla guerra. Ma quando Ettore gli uccise l’amico Patroclo Achille riprese le armi e trucidò l’eroe troiano. Morì in seguito per mano di Paride, mentre si accingeva a sposarne la sorella Polissena, trafitto nel tallone da una freccia avvelenata.



Dizionario di mitologia e dell'antichità classica - Zanichelli




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